Una performance che racconta la complicata storia della nostra definizione come specie. Una storia cominciata nel 1758 con Linneo e il suo Sistema Naturae e proseguita con continui cambiamenti ad ogni nuova scoperta paleoantropologica, per divenire infine sempre più intricata con le moderne indagini genetiche.
Una storia affascinante con colpi di scena, aneddoti e curiosità.
La performance sarà supportata da “La Serpe d’Oro” formazione musicale dedicata alla ricognizione e alla rielaborazione del repertorio dei canti popolari toscani.
La nostra regione, a cavallo degli ultimi due secoli, ha avuto un rapporto complesso, e viscoso, con gli spostamenti migratori: prima punto di partenza della sua popolazione verso mete lontane (il Nord Europa, il Sudamerica, il Nord America, l’Oceania), poi teatro di migrazione interna (la fuga dalle campagne verso i centri industriali degli anni Cinquanta-Sessanta del Novecento) e, infine, come terminale approdo da parte di migranti non italiani, prima dal Nord Africa, poi da Polonia e Albania, infine dall’Africa nera e ancora dall’Europa dell’est.
Davanti a un fenomeno tanto articolato, si propone un concerto focalizzato sulle canzoni che parlino di spostamento, di lavoro e lontananza, che larga parte hanno in un repertorio composito come quello della canzone popolare toscana.
Ora: alle 18.00
A cura del MST-SIMUS-DSFTA
GRUPPO DI RICERCA
Stefano Ricci
IN COLLABORAZIONE CON
La serpe d’oro